IL negoziante

Credo che in ognuno di noi si celi il lato artistico, quell'enfasi creativa che irradia tutto il corpo.  In alcuni è manifesto, espresso pubblicamente , libero di viaggiare nel tempo, di confrontarsi nello spazio, di germogliare e crescere fra i campi coltivati della mente; in altri è latente,  oscurato, carico di influenze affettive e ambientali...ma c'è, magari contemplato nel proprio piccolo, tra i muri di casa e il soffio delle finestre; anche in questo caso germoglia e cresce, ma non si confronta e non si arricchisce...
oggi, entrando in un negozio  con il mio ragazzo, abbiamo acquistato un accessorio per la macchina, il negoziante ci ha accolto in modo cordiale e attirato dal  nostro magnetismo empatico si è sfogato sulla crisi, sul suo negozio, sui mancati aiuti dello stato, sul fatto che la Sardegna per star meglio dovrebbe staccarsi dall'Italia..."tanto a che serve stare in uno stato che non ci da una mano?" e via discorrendo...
Attirati da un portapacchi io e il mio ragazzo ci chiedevamo se ci poteva stare un quadro, per trasportarlo in modo sicuro e adeguato.
La parola "quadro" ha attirato il negoziante che ( non sto a raccontare tutti i dettagli) ci racconta che disegna, dipinge mostrandoci le fotografie dei suoi lavori, lavori notevoli e alcuni decisamente belli, una trentina di quadri già pronti conservati in casa per la paura di confrontarsi, per la paura della critica...( a sentir lui).
E se avessero voce, con una voglia incontrollabile di essere condivisi?  Il negoziante ne parla con passione, il tono sgonfio e rassegnato di pochi minuti prima è ora vivo, colorato e fiero, "sarebbe bello occuparmi dei miei quadri, dedicarmi alla pittura completamente" dice...e noi non potevamo che incitarlo, chissà, per una nuova strada, che non è nuova, è impressa in più di trenta tele...pronta a liberarsi e a liberare lo spirito del gentile negoziante.


L'arte...è fonte di armonia.