venerdì 7 febbraio 2014

Alla musica

La perfezione è una pioggia di fango
inasprisce il cervello e acceca,
perchè non la perfezione, ma la bellezza va ricercata
 nell'iridescenza del tuo sguardo, mia cara Musica.

In quarti di tono dimenticati,
ma che traspirano,
in un mare d'erba che ondeggia al vento
le arcaiche melodie del passato.

Uomini che riempiono l'ego di libri
arrivando alle vette più estreme di un monte
dove diventano Platone, Dante, Aristotele
perdendo la loro vera identità.

e tu Musica, fluttui nell'aria o sei un' aria solista, 
metti a nudo le più radicali antinomie dell'uomo, del mondo,
e rendi l' anima leggera.
perchè leggera è l'anima  di chi suona il proprio pensiero.

é  t[ut]to muovi ad "origo" dell'universo
nella quinta strada del cammino di una donna
feconda delle tue armonie,
La Terra.

 e sentire, e diventare il t[ut]to ,
o nulla, ma percepire,
la bellezza pura scoprire,
attraverso te Musica.

Lieve e grave il suo passo esteso dal Verbo, gaia efflorescenza , sollazzevole fragranza e magica apologia;

traccia le curve atipiche dell’esistenza, disegno etereo,  attraverso  note armoniche proprie dell’uomo da cui si evince la sua particolarità e unicità d’essenza dell’essere.

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